
Molte ricerche internazionali hanno stabilito che una disregolazione del sistema nervoso autonomo, con conseguente inibizione del sistema immunitario (quindi scarsa capacità antinfiammatoria), può provocare cambiamenti disfunzionali nella composizione corporea, anche senza variazioni di peso (perdita di fibre muscolari e di densità ossea, aumento del grasso intramuscolare e viscerale), aumento dei sintomi ansiosi o melanconici/depressivi. Tra i sintomi più comuni associati a tale condizione troviamo: stanchezza cronica, spossatezza, sonnolenza persistente, umore basso al mattino, gonfiore di stomaco, acidità frequente, ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno, colon irritabile, dolori muscolari e articolari, depressione, mani e piedi freddi, cefalee frequenti.
A cosa serve
Dai contesti clinici, a quelli sportivi, alla psicologia clinica, l’analisi della variabilità della frequenza cardiaca e degli indicatori dell’attività del sistema nervoso autonomo offre un ausilio di rilievo in una crescente varietà di applicazioni:
- Monitoraggio della sindrome generale di adattamento e dei disturbi correlati allo stress;
- Diagnostica e monitoraggio dei disturbi infiammatori cronici e delle patologie autoimmuni;
- Analisi delle espressioni psicologiche e delle emozioni;
- Aumento della performance sportiva;
- Longevità e performance psicofisica.
Esempio report grafico PPG Stress Flow


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